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Gli errori più comuni quando si ha un e-commerce, e come rimediare 

Il settore dello shopping online è uno di quelli maggiormente in crescita negli ultimi anni; ormai, sono sempre di più le persone che acquistano online e di conseguenza la grande e piccola distribuzione si sta organizzando in modo da avere e-commerce, ovvero negozi online che consentono di comprare direttamente dal web, senza eccessivi problemi. Questi negozi consentono di acquistare online e di farsi spedire oggetti e beni di ogni tipo a casa, in massima comodità. La pandemia da covid-19, da un lato, ha lanciato in alto tutte le forme di shopping, acquisto e commercio virtuale, ma si trattava comunque di un settore che aveva conosciuto una fortissima crescita ed un incremento interessante e nel futuro lo avrà sempre di più.

Oggi, sono milioni le persone che utilizzano il web (attraverso pc, smartphone, tablet) per acquistare su e-commerce; di conseguenza un e-commerce per avere successo deve dimostrarsi all’altezza delle aspettative dei clienti. Questo, però, non sempre accade perché anche in questo settore ci sono spesso degli errori che possono compromettere la qualità di acquisto e dell’esperienza di shopping da parte del cliente.

Quali sono gli errori più comuni nei quali un e-commerce può incappare, e come fare per evitarli? Cerchiamo di scoprirlo assieme per evitarli.

Gli errori più comuni per un e-commerce

  1. Credere che aprire un e-commerce basti. Molte persone, magari alla loro prima esperienza come venditori digitali, possono pensare che in fondo basti semplicemente farsi fare un e-commerce da uno studio qualsiasi per avere tutto quello che serve per vendere online. Nulla di più sbagliato: creare un e-commerce di alta qualità, ottimizzato seo, attento all’esperienza utente è solamente la primissima delle azioni da fare per avere successo e per vendere online. Del resto un e-commerce è come un negozio vero e proprio: se non viene curato, se non si fa attenzione all’esperienza ed al feedback dell’utente e alla concorrenza, si rischia il fallimento.
  2. Pensare solo al risparmio. Concepire un e-commerce pensando solamente a spendere meno possibile è una tentazione (soprattutto se si parte con pochi mezzi), ma può diventare un’arma a doppio taglio che rischia di sacrificare punti importanti come l’esperienza utente e la soddisfazione del cliente e di conseguenza, di non avere successo. Un e-commerce ha meno costi di un negozio fisso ma richiede comunque un investimento importante.
  3. Trascurare l’UX o User Experience, che è uno degli aspetti fondamentali non solo per posizionarsi bene su Google e quindi farsi trovare, ma anche per conquistare il cliente che oggi è sempre più esigente. Dovete cercare di investire a sufficienza in questo aspetto se volete che il cliente non passi alla concorrenza. Un esempio pratico? Un sito che impiega diverse manciate di secondi a caricarsi non è di certo visto bene da un utente ed il tasso di abbandono rischia di salire vertiginosamente.
  4. Ignorare il target. Se volete vendere bene dovete assolutamente conoscere altrettanto bene la vostra clientela, il target, ovvero il tipo di cliente al quale vi rivolgete. Se non avete le idee chiare su chi sia il target al quale vi state rivolgendo, difficilmente riuscirete a lanciare il vostro e-commerce in modo adeguato.
  5. Non curare in maniera adeguata la strategia. Dietro ogni e-commerce avrebbe esserci una strategia curata da soggetti esperti per vendere al meglio, per superare la concorrenza e per poter conquistare il cliente. Bisogna, di conseguenza, cercare di conoscere, studiare, capire bene il target, come si comporta. Ci vuole anche però una corretta gestione, ad esempio, del magazzino, per evitare che si possano creare delle perdite economiche nel percorso.