Salute

Uno stile di vita sano per prevenire le malattie cardiovascolari

La malattie cardiovascolari al giorno d’oggi sono molto diffuse. Sedentarietà, stili di vita non corretti e alimentazione sono solo alcune delle cause di questo fenomeno, quando non subentra anche il discorso della familiarità.

Questo tipo di patologie rappresentano attualmente nel nostro Paese la principale causa di morte, la percentuale si attesta intorno al 36% di tutti i decessi, vale a dire circa 230000 persone l’anno. Crediamo che i dati siano più che sufficienti per focalizzare la nostra attenzione su eventuali soluzioni da adottare per tentare di prevenire il problema.

Le malattie cardiovascolari si dividono in ischemiche del cuore (infarto acuto del miocardio e angina pectoris) e cerebrovascolari (ictus ischemico ed emorragico).

Fattori di rischio delle malattie cardiovascolari

I fattori di rischio delle malattie cardiovascolari sono diversi e si dividono in modificabili e non modificabili. Come si capisce dalla definizione, il singolo soggetto può agire sulle modificabili, mentre per le non modificabili è necessario fare prevenzione.

Fattori di rischio non modificabili delle malattie cardiovascolari

Ci sono dei fattori cosiddetti non modificabili, per i quali è possibile fare poco, se non effettuare spesso dei controlli affidandosi ad un buon cardiologo, che saprà certamente indicarci la strada giusta da seguire per limitare i rischi.

Tali fattori sono:

  • L’età: sappiamo che con il trascorrere degli anni l’efficienza del nostro cuore non potrà essere sempre la stessa, come tutti i muscoli invecchiando è soggetto a decadimento;
  • L’essere soggetti di genere maschile: è statisticamente provato che gli uomini sono più soggetti a patologie cardiovascolari rispetto alle donne
  • La familiarità: avere in famiglia persone con problemi cardiaci, soprattutto insorti in età inferiore ai 55 anni, deve indurci a tenere sotto controllo costantemente la nostra salute.

Fattori di rischio modificabili delle malattie cardiovascolari

Su altri fattori che invece si definiscono modificabili, possiamo e dobbiamo fare molto. I principali sono: l’attività fisica, l’alimentazione (grazie ad una dieta corretta si possono tenere sotto controllo diabete, ipertensione arteriosa, colesterolemia, ed il fumo.

Sicuramente la sedentarietà rappresenta un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari; un cuore poco allenato ha meno capacità di resistere ad eventuali sforzi e soprattutto in caso di attacco, la possibilità di avere la peggio è di tre volte superiore rispetto al cuore di un soggetto che svolge regolare attività fisica.

La Prevenzione delle malattie cardiovascolari

Per convivere con le patologie cardiovascolari e diminuire il rischio di complicanze, è possibile mettere in atto comportamenti virtuosi, nella vita, a tavola e nei comportamenti. Possiamo quindi prendere l’abitudine di fare attività fisica, mangiare correttamente, evitare abitudini scorrette e sottoporci a controlli periodici di prevenzione.

Fare attività fisica

Ovviamente per attività fisica non s’intende necessariamente un enorme carico di lavoro quotidiano; basterebbe semplicemente fare una camminata a passo sostenuto di circa una trentina di minuti ogni giorno. La costanza è un aspetto fondamentale, per cui saltare qualche giorno può andare anche bene, ma abbandonare questa abitudine per mesi no di certo.

I benefici che se ne trarranno saranno numerosi e di grande importanza, innanzitutto si potrà avere sotto controllo la pressione arteriosa. Cuore e polmoni più sollecitati, miglioreranno la loro efficienza e inoltre riusciremo a regolare il nostro peso, bilanciando le calorie assunte attraverso il cibo con quelle che consumeremo con l’attività fisica.

Qualora non si avesse la possibilità di dedicare i canonici trenta minuti al giorno a cui accennavamo in precedenza, si cerchi comunque di sfruttare gli impegni quotidiani a nostro favore.

Ad esempio anziché prendere l’ascensore a tutti i costi, si può scegliere di salire qualche rampa di scale, anche lentamente. Oppure si può raggiungere a piedi la nostra destinazione, magari parcheggiando l’auto non proprio sotto il portone ma a qualche centinaia di metri di distanza.

L’Alimentazione

L’alimentazione è un altro dei fattori cardine per un corretto stile di vita da seguire: il primo consiglio è quello di mangiare lentamente, assaporando i cibi. Questo permetterà di avvertire più facilmente il senso di sazietà.

In secondo luogo consigliamo il consumo di alcuni tipi di alimenti con scarso apporto di zuccheri, grassi animali, sale e colesterolo.

Principalmente sono indicati alimenti come i legumi, ricchi di proteine e privi di grassi.

La Frutta fresca, le verdure e gli ortaggi, che danno un grande apporto di minerali e fibre

Carni magre come pollo, tacchino, vitello, coniglio, per le quali è preferibile una cottura alla griglia, alla piastra o al vapore.

Il Pesce: che è consigliabile mangiare due o tre volte a settimana per il suo contenuto dei famosi omega-3 in grado di ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.

Abitudini di vita scorrette

Tra le abitudini più scorrette a cui porre fine troviamo in prima posizione il fumo di sigaretta.

La nicotina ed il monossido di carbonio sono due sostanze chimiche assolutamente deleterie per il cuore, danneggiano le arterie, favoriscono la formazione di coaguli nel sangue con conseguente rischio trombosi.

Se si è fumatori, la cosa più sensata che si possa fare è smettere, il corpo ne trarrà immediato giovamento e già dopo il primo anno i rischi si diminuiscono fino a scomparire del tutto dopo circa 10 anni (leggi qui l’approfondimento).

Ovviamente se alcuni danni sono già stati fatti all’organismo, questi ce li porteremo dietro per il resto della vita.

Controlli periodici dal Cardiologo

Un buon programma di controlli annuali per prevenire il rischio causato dalle malattie cardiovascolari dovrebbe essere messo in pratica già a partire dai 40 anni.

Per stilarlo ci si dovrebbe rivolgere al proprio medico curante o, ancora meglio, ad un cardiologo.

Gli esami strumentali indicati da ripetere annualmente sono:

Elettrocardiogramma

Un Elettrocardiogramma (ECG) normale, è quasi sempre sufficiente per escludere patologie cardiache acute, come l’infarto o l’arresto cardiaco.

Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, definito in mabito medico TSA, è un’ecografia ad alta risoluzione che serve a visualizzare lo stato delle arterie e delle vene che si diramano verso la testa. Questo esame permette di escludere o individuare alcune malattie cerebrovascolari.

Le arterie visualizzate in particolare, vengono controllate per verificare la presenza di calcificazioni, placche, coaguli o emboli che potrebbero . Il TSA viene considerato un test salvavita.

Ecocardiocolordoppler

Infine l’ecocardicolordoppler, una ecografia al cuore che permette di controllarne lo stato e il funzionamento. Viene ritenuto l’esame più accurato per quel che concerne la diagnosi di cardiopatie.